Quali sono le diverse denominazioni che caratterizzano l’attore. Alcune sono scritte qui, le altre le scoprirai partecipando al laboratorio di recitazione “Fuori le quinte”.
Animatore: uomo di spettacolo che riesce a coinvolgere gli spettatori in giochi teatrali collettivi.
Asso: il primattore, mattatore o fuoriclasse, specie del teatro leggero.
Brillante: attore brillante, attore giovane destinato a parti briose e leggere e talora anche farsesche.
Brioso: un attore famoso per la spiritosa vivezza delle sue interpretazioni.
Buffo: l’attore che nell’opera buffa sostiene le parti comiche.
Caratterista: attore non protagonista che impersona con vivacità realistica, e spesso con arguzia, un tipo umano.
Comparsa: persona che compare sulla scena teatrale senza mai parlare, come personaggio muto.
Controfigura: è il sostituto di un attore in determinate inquadrature o scene.
Debuttante: un attore all’esordio.
Dilettante: attore non professionista.
Figurante: figura che agisce senza parlare, ma con maggiore rilievo della comparsa.
Generico: attore privo di un ruolo specifico, che sostiene parti secondarie di diverso genere, attore secondario.
Gigione: detto di colui che, super convinto delle proprie enormi qualità istrioniche, si butta, senza ritegno.
Gitto: Attore comico d’infimo ordine, che fa vita stentata e randagia recitando in compagnie che battono i piccoli centri della provincia o i teatri popolari di periferia.
Istrione: attore di mediocri capacità; anche, attore che recita con particolare enfasi per ottenere facili effetti scenici. Non è certo un complimento. Gli istrioni erano i commedianti etruschi che, davanti alle platee romane che non conoscevano la loro lingua, erano costretti ad esibirsi in pantomime e balletti accompagnati da flauti. Niente di nuovo sotto il sole: ancora oggi, guardando la televisione, si vedono tantissime persone che non sapendo che cosa dire si esibiscono in pantomime e ballano.
Mimo: comunemente, attore che si esprime con la sola gestualità. In origine l’attore totale, che sa avvalersi della voce, del gesto, del canto e dell’acrobazia.
Mattatore: indica l’attore (solitamente riferito ai soli attori di sesso maschile), che fa convergere su di sé l’attenzione del pubblico. Nell’uso moderno, si è usi definire mattatore un attore particolarmente capace di tenere la scena da solo con grande trasporto emotivo del pubblico.
Nobile (padre / madre nobile): attore o attrice che nel teatro del passato sosteneva la parte di persona attempata, matura e saggia.
Primadonna: l’attrice principale del teatro d’opera.
Primattrice: l’attrice principale del teatro di prosa.
Protagonista: La parte di maggior rilievo nello spettacolo. A volte coincide con il titolo, ma non è regola ferrea.
Saltimbanco: acrobata che, in occasione di fiere o di feste popolari, si esibisce sulla pubblica piazza in giochi di destrezza e agilità. Di origine medievale, quel tipo di esercizio era già patrimonio dei giullari e più tardi dei clown. Il nome trae origine dai banchi e tavolati, gli stessi del mercato, sui quali si esibiva.
Teatrante: chi recita in teatro, usato in genere con una leggera sfumatura dispregiativa.
Trasformista: attore capace di cambiare velocissimamente personaggio, compreso costume, trucco ecc., grazie a tecniche e trucchi consolidati. Il più famoso trasformista del teatro è stato Fregoli.
Trombone: cruda definizione di un attore che recita in modo enfatico e retorico.
Vedette: attore o attrice di grande fama nel teatro leggero.
Virtuoso: solista di eccezionale abilità tecnica sia nel campo dell’esecuzione musicale sia anche in quello vocale e quindi nel teatro musicale.
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